A dispetto di molti, la mia è stata una scelta controcorrente dove, giusto o sbagliato che sia, ho deciso di non adottare allenamenti sul tapis roulant o sul ciclo mulino e non ho sfruttato il perimetro di casa per correre.
Vi voglio quindi parlare del metodo che ho adottato.
Per prima cosa, ho deciso di sospendere completamente tutte le discipline che svolgo regolarmente, quali la corsa, ciclismo e nuoto, per tutta la durata della FASE 1.
La mia idea è stata quella di affrontare questo periodo come se fosse una tipologia di programma atletico, in cui la prima fase richiede di focalizzarsi proprio sui fondamentali, ovvero sulla mobilità articolare ed il rinforzo muscolare.
Adottando questa strategia, giorno dopo giorno, ho potuto migliorare la mia flessibilità e la mia mobilità. Inoltre, ho avuto modo di scoprire e praticare lezioni di yoga, alle quali mi sono aperto con gran piacere ed interesse.
Molti potrebbero chiedersi perché ho deciso di intraprendere la pratica yoga proprio nel periodo in cui avrei dovuto concentrare tutte le mie forze nella preparazione del mio secondo Ironman, una delle gare Endurance più dure al mondo.
Questo perché ho ritenuto più importante e corretto attenuare gli sforzi, in modo tale da poter poi ripartire con basi più solide.
Credo infatti che a volte per migliorare bisogna saper rallentare e scavare nel profondo di noi stessi per trovare e costruire la nostra vera forza ed energia.
Le grandi ambizioni spesso ci portano a bruciare le tappe. Così facendo, si mette a rischio la nostra intera struttura e si aumenta la probabilità di incorrere in infortuni, compromettendo le nostre performance e costringendoci a periodi di stop forzato.
Così come in un corretto programma di preparazione atletica, dopo i 40 giorni circa di FASE 1 sono entrato nelle FASE 2, ripartendo da zero in tutte le mie attività ma consapevole di avere a disposizione un contenitore bello solido da poter riempire con gradualità in vista dei prossimi obiettivi.
In questo modo, ho costruito un percorso che mi ha garantito di godermi nuovamente la mia libertà di movimento in modo intelligente e consapevole.